On/Off
Ambra Mattioli
Cosa dire di me, come mi presento?
Nasco in Roma, sotto la terza luna di marzo, nel segno dei pesci.
Sono la ladra perfetta!
Fin da piccola ho imparato a rubare con gli occhi la forma di ogni manufatto, le proporzioni funzionali ed eleganti delle cose, gli abbinamenti di colore che ispirano i poeti, la relazione segreta tra ombra e luce, l’equilibrio negli accostamenti di sapori o anche e soprattutto a riconoscere i sentieri che conducono alle creazioni fantasiose dell’intelletto. Sogno e sono in contatto con tutto ciò che mi serve per manifestarmi nella vita diurna. La musica prima ancora di sentirla la fisso in mente come una struttura che si evolve al pari di una immensa cattedrale, con guglie e pinnacoli e la ammiro e ricordo nel tempo in questo modo singolare. Gli odori sono la colonna sonora della mia vita; ricordi olfattivi che sono luoghi, nomi, persone sempre vividi in me. Sono affascinata dai movimenti involontari del corpo, che rivelano il lato volutamente nascosto delle creature. Dall’atteggiamento dei volti, scopro i loro desideri, le loro paure, poiché la forma non è apparenza.
Ho sempre rifiutato di contaminarmi con discipline specialistiche, per non perdere l’interconnessione con tutte le altre non contemplate dalle stesse discipline. Parlo con le piante, gli animali mi raccontano, e discuto animatamente anche con le componenti elettroniche dei computer (che impallo regolarmente, per la gioia dei tecnici aggiustatori).
Le mie mani sanno per istinto cosa usare per “fare”.
Una strega! avrebbero gridato nei secoli passati;
una sinestetica, nel nuovo millennio.
La foto: Trenta anni dopo...ancora caparbiamente me stessa.