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Musicista

Cos’è la musica? La musica è “vibrazione raffinata” e quando agisce alla giusta frequenza, può carezzare, confortare, commuovere, ma può anche colpire, schiaffeggiare; perché la musica non è solo veicolata dall’udito ma ci perviene da un ricettore di gran lunga più sensibile: il cervello! Perché la musica è ordine, armonia e non meramente matematica come taluni affermano in modo riduttivo, e ce ne rendiamo conto proprio quando ce ne distacchiamo, e ci pervade quel senso di vuoto melanconico. La musica è come il susseguirsi delle onde in regime di risacca, sempre uniche e irripetibili.

 

Alcuni come me la osservano come una struttura di torri ardite e pinnacoli, che si innalzano e precipitano a seconda del momento espressivo, o come diagrammi, in cui i vuoti si alternano ai pieni, e tutti assieme incendiano la mia mente di immagini e di passioni impreviste.

Ciò che ognuno di noi interpreta dal mondo, ci arriva dal sensorio, quindi dipende dal grado di sensibilità personale comprendere i benefici che ci elargisce la musica. È probabile che per molti sia poco più che un passatempo, un intrattenimento, un suono piacevole, o anche un ritmo che esalta o tranquillizza e che è segretamente collegato ai ricordi e agli stati d’animo che sono la colonna sonora portante della nostra vita trascorsa.

 

La musica è anche un prodotto da offrire, e che è sfruttato economicamente. Le regole del business sono in questo caso quasi una fortuna, perché differentemente dalle società elitarie dei secoli scorsi, la musica arriva in quasi tutte le case attraverso radio e televisione. Ma la musica dal vivo per l’artista rappresenta il mezzo principe per la transizione completa dell’intero pacchetto fatto di emozioni legate a questa forma d’arte. La musica permette all’artista di “donare e donarsi”.

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©Ambra Mattioli

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